Venezia, 20 marzo 2018 – Condivisione, comunicazione, cambiamento, cultura organizzativa, coaching di gruppo. Sono queste le “5 C”, le cinque skills manageriali più richieste dalle imprese che vogliono affrontare con successo il nuovo contesto industriale affidandosi a manager innovativi.
A sostenerlo è l’osservatorio dell’Agenzia per il Lavoro Umana Spa, che ha stilato una classifica fra le centinaia di richieste di figure apicali da inserire in azienda raccolte nell’ultimo anno nelle sue 130 filiali operative in Italia e che, insieme a Federmanager e a 4.Manager, ha collaborato alla realizzazione del Meeting nazionale dei Giovani di Federmanager, che si è svolto venerdì e sabato scorso a Venezia.
Il Meeting ha scelto di lavorare sul tema “ITALI”, acronimo per “Innovative and Technologically Advanced Leadership for Italy”, nella convinzione di dover individuare nuovi percorsi che consentano ai manager di dotarsi di competenze adeguate ai cambiamenti in atto. Secondo Federmanager e Umana, infatti, le imprese stanno dimostrando di avere un crescente bisogno di figure manageriali con competenze sempre più qualificate.
«Le parole diventate di uso comune nel recruitment di profili manageriali sono condivisione, team coaching, cambiamento, comunicazione, scambio, contaminazione professionale, cultura organizzativa», ha illustrato Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana, intervenendo a “ITALI”. «Le competenze tecniche non bastano più da sole, devono essere innestate su altre. Le aziende – ha aggiunto la presidente – oggi cercano figure manageriali che sappiano sempre di più valorizzare i collaboratori e i loro cambiamenti, che sappiano potenziare le loro motivazioni, accompagnare se non soddisfare le loro aspettative e le loro esperienze. E tutto questo attraverso iniziative che si compiono lungo l’intero iter di attività lavorativa».
Per il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, «l’investimento necessario si chiama capitale umano. L’avvento in azienda dei robot e dell’automazione sta rivoluzionando modelli organizzativi e sistemi di processo. Servono manager per traghettare l’impresa nei nuovi contesti globali. Manager capaci, motivati e con competenze hard e soft ben bilanciate. Pertanto noi insistiamo molto sul valore delle competenze manageriali e siamo in prima linea per accompagnare i giovani manager, dalla formazione alla certificazione delle competenze, verso un futuro professionale ricco di opportunità».
Durante il Meeting nazionale dei Giovani, circa 40 manager under 44 si sono riuniti su 3 tavoli di lavoro, ciascuno dedicato a un topic fondamentale per il futuro del management: valorizzazione delle competenze e promozione dei talenti, digital transformation e going global.
«Abbiamo scelto questi tre temi perché riteniamo abbiano un impatto significativo sulle imprese dove lavoriamo e sull’intero Paese», ha spiegato Renato Fontana, coordinatore del Gruppo Giovani di Federmanager. «I giovani manager che hanno partecipato con idee e proposte a questa due giorni di lavoro rappresentano le migliori energie di questo Paese. Sono certo che da questo momento di approfondimento e confronto trarremo policy utili che possono contribuire a sostenere la competitività, la sostenibilità e la crescita economica dell’Italia».
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