Roma, 12 maggio 2022 – Un impegno comune a collaborare, in modo sinergico, per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali. Questa l’intesa al centro del patto di collaborazione stipulato oggi da Federmanager e il Forum Italiano dell’Export (IEF).
L’accordo siglato dai Presidenti di Federmanager, Stefano Cuzzilla, e di IEF, Lorenzo Zurino, impegna le parti a individuare iniziative congiunte finalizzate a sostenere politiche di sviluppo per i manager, anche con l’attivazione di percorsi di aggiornamento professionale e di certificazione delle competenze; promuovere attività congiunte destinate a valorizzare la figura dell’Export Manager e del manager per il Commercio Estero; individuare gli strumenti per l’approfondimento e la diffusione di moderni modelli di commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali, al fine di supportare la crescita del sistema delle imprese e, in particolare, di sostenere lo sviluppo delle Pmi.
«Il nostro sistema industriale non sempre riesce a cogliere tutte le opportunità offerte dalla domanda che arriva dai mercati esteri – ha dichiarato il presidente Federmanager Stefano Cuzzilla -. Il Paese ha a suo favore punti di forza da valorizzare, ma anche alcune criticità da sanare. Il made in Italy è sinonimo di tradizione, qualità, creatività, affidabilità e riconoscibilità nel mondo ma dobbiamo fare i conti con un serio problema dimensionale, le nostre imprese sono, per lo più, piccole imprese e scontano un gap nei confronti dei competitor esteri».
«Il nostro obiettivo è professionalizzare gli Export Manager e fornire le competenze necessarie per preparare le aziende ad esportare – ha dichiarato il Presidente del Forum Italiano dell’Export, Lorenzo Zurino – soprattutto in questo periodo, dopo due anni di pandemia, nonché nel bel mezzo di un drammatico conflitto che, in soli due mesi, ha fatto perdere all’Italia circa un punto percentuale di Pil. Dobbiamo renderci conto che le conseguenze degli ultimi avvenimenti rischiano di ripercuotersi negativamente su tutto l’export italiano, rappresentando un colpo pesantissimo, in particolare per le piccole imprese».
«Il Paese è impegnato in una sfida senza precedenti – ha concluso il presidente Federmanager – e l’export è una leva fondamentale per la nostra economia. La scarsa diffusione di competenze manageriali è un limite per le imprese italiane che rischia di rallentare la ripresa, ostacolando l’accesso ai mercati esteri. Federmanager con il percorso BeManager certifica le competenze di export manager e manager per l’internazionalizzazione, figure di alto profilo necessarie per attrarre investimenti stranieri di qualità e per intercettare la domanda dei mercati esteri, favorendo così lo sviluppo del nostro sistema e la crescita, in particolare, delle Pmi italiane. L’accordo siglato oggi con Ief va proprio nella direzione di operare in modo incisivo per la competitività e la valorizzazione del made in Italy nel mondo».
«Abbiamo inteso dare un contributo per il rilancio del nostro Made in Italy, e questo può avvenire anche attraverso la formazione di nuove figure manageriali, atte a guidare le nostre aziende sui mercati internazionali. La competenza cui ambiamo, sta nella conoscenza del mercato in cui si vuole vendere e del processo attraverso il quale un determinato prodotto riesca ad arrivare nel paese estero. Questa – conclude Zurino – è la strada da percorrere per ampliare i nostri numeri ed essere sempre più presenti; bisogna dunque rimettere in discussione le geografie commerciali, perché c’è tanta richiesta di Made in Italy, ma per farlo abbiamo bisogno di esperienza, competenza e professionalità».
Nell’ambito del patto di collaborazione siglato, Federmanager curerà un panel tematico all’interno degli Stati generali dell’export, evento organizzato dallo Ief, giunto alla sua quarta edizione che si terrà dal 23 al 25 settembre a Ravenna.
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