Roma, 30 marzo 2017 – «Imprenditori e manager sono le due figure chiave per aprire una via tutta italiana alla Quarta rivoluzione industriale». È questo il messaggio lanciato da Maurizio Casasco Presidente Confapi e Stefano Cuzzilla Presidente Federmanager, nel Convegno “Le sfide tecnologiche delle Pmi: competitività e innovazione nella quarta rivoluzione industriale” che si è tenuto oggi a Roma.
«L’Italia arriva molto in ritardo rispetto ad altri Paesi e nel contesto del 4.0 mostra specificità tutte sue. Le caratteristiche del tessuto produttivo italiano, fatto da piccole e piccolissime imprese, richiedono interventi “tagliati su misura”. Altrimenti – ha avvertito il presidente Federmanager – rischiamo di vanificare l’effetto degli investimenti, pubblici e privati, che stiamo mobilitando».
«Per non disperdere il nostro ricco patrimonio industriale, è bene che imprenditori e manager lavorino insieme, e che i primi si affidino alle competenze manageriali per affrontare le sfide di Industria 4.0. D’altronde – ha dichiarato il Presidente Stefano Cuzzilla – i nostri dati confermano che il 65% delle PMI ritiene di avere bisogno di figure manageriali per essere più competitiva e innovativa».
«La tecnologia è il mezzo, non il fine – ha chiarito Cuzzilla -. Per questo dobbiamo concentrarci sul capitale umano, che è la nostra vera forza e che, nell’ambito delle relazioni industriali, dispiega il proprio valore aggiunto a beneficio del sistema».
«Nel progetto condiviso con Confapi, – ha concluso Cuzzilla – il binomio PMI-managerialità viene assunto come modello vincente. Crediamo molto in questa sinergia e, per questo, abbiamo messo a disposizione strumenti bilaterali innovativi che, dal welfare agli investimenti, sosterranno lo sviluppo del tessuto produttivo italiano»
“Quella di Industria 4.0 è una sfida importante che riguarda tutti. Dovremmo metterci a lavorare – ha dichiarato Maurizio Casasco, Presidente Confapi – tutti su un piano industriale di sistema che, partendo dall’oggi, sappia guardare anche al futuro, non nascondendo che siamo gravati da un tax burden che ci penalizza anche in termini di competitività; che abbiamo una burocrazia che spesso ci soffoca; che vorremmo un’Europa focalizzata su tre temi chiave come industria, economia e lavoro. Riconosciamo la validità di tante misure varate dal Governo all’interno del Piano Industria 4.0, ma la semplificazione burocratica e una seria politica di spending review pubblica, sono precondizioni per poter parlare di sviluppo e di Industria 4.0”.
Su questi temi ci si è soffermati nel dibattito moderato da Nicola Porro che ha visto la partecipazione di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giovanni Vetritto, Coordinatore dell’Ufficio Primo del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, Maurizio Del Conte, Presidente Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (Anpal), Carlo Pisani, Professore ordinario diritto del lavoro dell’Università Tor Vergata, Angelo Senaldi, Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, Mario Cardoni, Direttore generale Federmanager.
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