L’annuale appuntamento che riunisce i protagonisti della scena mondiale, europea e italiana sarà l’occasione per la Federazione per portare avanti le istanze dei manager industriali in campo economico e finanziario, e per definire il futuro del management in termini di contributo allo sviluppo del sistema impresa e alla competitività del Paese.
Con l’obiettivo di restituire un’immagine più fedele di chi siano oggi i dirigenti d’azienda, Federmanager sta conducendo con The European House Ambrosetti l’indagine “Bravi Manager Bravi: uno studio sul management efficace e responsabile”, articolata in una survey quantitativa rivolta a 26.000 manager e da un’analisi qualitativa, tutt’ora in corso, che sta raccogliendo le testimonianze qualificate di 80 manager del settore industriale attraverso tavoli di lavoro e focus group organizzati nelle maggiori città italiane.
La tesi di partenza dello studio è che le competenze manageriali non siano da sole più sufficienti a garantire la performance manageriale nel tempo. Essere un “bravo manager”, competente dal punto di vista “tecnico”, può non essere abbastanza: occorre avere una “competenza umana”, un’etica professionale composta da valori e motivazioni. Tutto ciò è rappresentato dal secondo aggettivo “Bravi” del titolo: “Bravi Manager Bravi”.
«Nello scenario di sfide di portata globale e di decadimento di molti punti di riferimento su cui facevamo affidamento, “Bravi Manager Bravi” è lo strumento per chiarire chi siano i manager oggi, oltre ogni stereotipo», spiega presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. «Abbiamo quindi deciso di ascoltare, analizzare e infine proporre un’immagine fedele del nostro management. È utile a noi per continuare a rappresentare validamente i colleghi che ogni giorno in azienda si trovano a gestire situazioni sempre più complesse. L’auspicio – aggiunge Cuzzilla – è che questo lavoro sia utile anche ai policy makers, al mondo dell’impresa e all’opinione pubblica per comprendere, attraverso i diretti protagonisti, l’evoluzione che sta innovando profondamente i modelli socio-economici».
Lo studio attraversa 4 filoni di indagine: le Skills Readiness for Business, ovvero le competenze comportamentali e cognitive, i driver motivazionali, i valori etici e, infine, il posizionamento del management italiano su alcune questioni di attualità.
Lo studio sarà reso disponibile a inizio novembre 2018.
L’hashtag per seguire gli aggiornamenti sui social network è #BraviManagerBravi
Contatto stampa: Dina Galano – mobile 345-8085792 – email dina.galano@federmanager.it
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