«Dobbiamo approvare le riforme, alleggerire le procedure autorizzative e azzerare i tempi di attuazione. Solo con una macchina che corre spedita possiamo reagire alle sofferenze economiche e sociali che la pandemia sta causando. Con le risorse del Recovery – chiarisce Cuzzilla – possiamo recuperare punti di Pil, creare occupazione di qualità e spingere il sistema produttivo a tornare ad investire. Per questo, pubblico e privato devono collaborare per massimizzare lo sforzo».
«Il nostro Paese non avrà reali prospettive di crescita senza investimenti – sostiene il presidente Cuzzilla -. Solo la burocrazia costa alle imprese circa 30 miliardi di euro l’anno; se ai costi e ai tempi della burocrazia, si devono purtroppo aggiungere quelli della giustizia, del credito e della sicurezza, ci chiediamo: quale investitore sarebbe disponibile a rischiare il proprio capitale in una situazione del genere?».
«La madre di tutte le battaglie è proprio la sburocratizzazione – continua – una riforma che, nel Piano di rilancio e resilienza, viene classificata come “orizzontale”, trasversale cioè a tutte le missioni. Ma vanno varate anche le riforme “abilitanti” relative alle misure urgenti di semplificazione dei contratti pubblici e di semplificazione in materia ambientale. Le materie sono complesse ma va trovato un giusto equilibrio tra l’esigenza di migliorare la Pa e quella di garantire interessi come l’ambiente, la legalità e l’iniziativa economica».
Tra tutte le riforme in cantiere, sostiene Cuzzilla, «quella del fisco e quella della semplificazione della macchina amministrativa sono le due più grandi scommesse. Se ne parla da decenni, forse ora c’è il contesto favorevole per farle venire alla luce».
In attesa di valutare il testo finale del dl Semplificazioni, Cuzzilla conclude: «Tutti i provvedimenti sono migliorabili e il dibattito è utile a perfezionarli. Ma non possiamo considerare valida alternativa quella di lasciare le cose come stanno, o peggio ancora, quella di arenarci nelle già note sabbie mobili di procedure e controlli che non hanno mai funzionato».
Questi i temi di cui si è discusso oggi nel webinar “La sfida europea del Recovery fund: procedure e tempi”. Insieme al presidente Federmanager Stefano Cuzzilla, coordinati da Gianluca Maria Esposito, ordinario di diritto amministrativo presso Sapienza università di Roma, sono intervenuti: Antonella Polimeni, rettrice dell’Ateneo, Pierpaolo D’Urso, pro rettore alla formazione del personale in Sapienza, Sergio De Felice, presidente di sezione del Consiglio di Stato, Vincenzo Nunziata, capo di gabinetto del ministero per gli Affari regionali e le Autonomie e Carmine Volpe, presidente della sesta sezione del Consiglio di Stato.
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