Comunicato Stampa

Federmanager: ex Ilva, serve una visione paese, non una battaglia ideologica. Fiducia nel piano del governo

Roma, 12 novembre 2025 – È necessaria una strategia industriale di sistema, non una contrapposizione di principio.   È questa, in sintesi, la posizione di Federmanager, l’associazione che rappresenta i dirigenti, i quadri e le alte professionalità dell’industria e dei servizi, sul piano di decarbonizzazione e rilancio dell’ex Ilva presentato ieri sera a Palazzo Chigi.

La Federazione, che ha preso parte attivamente ai tavoli di lavoro con una delegazione composta dal Vicepresidente nazionale, Gherardo Zei, e dal Coordinatore della Commissione nazionale Siderurgia, Paolo Bonci, accoglie con favore l’impianto generale del documento governativo, che punta a completare in quattro anni il processo di decarbonizzazione del sito siderurgico di Taranto, garantendo continuità produttiva, tutela occupazionale e investimenti per la costruzione dell’impianto DRI (Direct Reduced Iron).
Allo stesso tempo, Federmanager sottolinea la necessità di una comunicazione istituzionale che tenga conto di tutte le complessità di questa fase, condizione indispensabile per un confronto tecnico positivo tra le parti coinvolte e per mantenere il giusto livello di fiducia nelle attività delle Istituzioni.

“Riteniamo condivisibile la direzione del piano – dichiara il Vicepresidente Gherardo Zei –. Si tratta di un progetto che tenta di conciliare lo sforzo per accelerare la decarbonizzazione del sito di Taranto – da 8 a 4 anni- e la continuità produttiva, tutelando un presidio industriale essenziale per il Paese. Apprezziamo l’impegno del Governo e dei commissari nel voler ridurre in tempi ancor più brevi l’impatto ambientale sull’area e di voler offrire, al contempo, una prospettiva di rilancio al comparto siderurgico.”

“Prima di ulteriori convocazioni, auspichiamo comunque di ricevere un aggiornamento completo sullo stato dei negoziati, in modo da poter valutare proposte che si rivelino pienamente efficaci” osserva il Coordinatore Paolo Bonci.

Il giudizio positivo di Federmanager si basa sulla fiducia nelle competenze dei commissari straordinari e sulla consapevolezza delle difficoltà ereditate dalle precedenti gestioni e già fattivamente affrontate, del sequestro dell’AFO1 e delle interlocuzioni con gli enti locali.
Federmanager valuta molto positivamente la prospettiva di reindustrializzazione di Taranto e degli altri siti italiani, che potrebbe aprire nuove opportunità nei settori dell’energia, della logistica e delle tecnologie verdi, anche attraverso partnership pubblico-private.

“Ci auguriamo – aggiunge Zei – che le difficoltà ancora aperte possano essere superate, perché la siderurgia italiana deve essere valorizzata e difesa. Senza acciaio, il Paese perde una parte essenziale della propria capacità produttiva e tecnologica. Invitiamo a mantenere uno sguardo strategico e non localistico, salvaguardando le competenze del sito di Taranto e valutando il possibile ruolo di un soggetto pubblico nella governance.”

Il tema è stato richiamato anche dal Presidente Valter Quercioli durante l’Assemblea nazionale, nel corso della quale ha ricordato come il futuro di Acciaierie d’Italia rappresenti un banco di prova decisivo per la politica industriale nazionale.

Federmanager ha già testimoniato l’impegno della dirigenza, riducendone il numero, agevolandone un importante processo di turnover e accettando una riduzione del trattamento economico complessivo del 20%, pur di collaborare alla definizione di un orizzonte migliore e sostenibile per le Acciaierie d’Italia. Confermiamo pertanto la nostra piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni in un confronto continuo, serio, costruttivo che mantenga alto il livello di fiducia reciproco.

L’obiettivo, secondo la Federazione, deve essere quello di guidare la transizione della siderurgia italiana verso un progetto di sviluppo industriale, sostenibile e competitivo, capace di tutelare l’occupazione e rilanciare il ruolo dell’Italia nella produzione di acciaio europeo che deve ripartire da Taranto.

Redazione Federmanager

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