Roma, 14 dicembre 2015 – "Politica e istituzioni devono approvare al più presto un Piano Nazionale per la Logistica integrato e condiviso che possa portare vantaggi misurabili in termini di Pil". L’appello, a voce sincrona, è stato lanciato oggi dal presidente Federmanager Stefano Cuzzilla e dal presidente Assologistica Carlo Mearelli, in visita nella sede nazionale dell’Organizzazione dei manager.
Secondo le stime il Pil italiano perde, in termini di minor gettito, non meno di 40 miliardi di euro ogni anno a causa delle insufficienze di un sistema italiano costruito su gestioni infrastrutturali non dialoganti. Ad esempio, solo il 35% per cento dei due milioni di tonnellate di merci che l’Italia esporta per via aerea partono da un aeroporto italiano; il restante 65% è auto-camionato, cioè prosegue su strada e si leva in volo da un hub mitteleuropeo.
«La logistica è razionalizzazione, non significa stendere nuovo cemento di cui non abbiamo bisogno», ha spiegato l’ingegner Mearelli. «Piuttosto serve un Piano nazionale che indichi quali sono i gate da privilegiare per l’ingresso delle merci nel nostro Paese e su quali assi di attraversamento puntare. Serve – ha aggiunto – una visione strategica di area vasta che, per esempio, dica come collegare due poli importanti come il canale di Suez e le infrastrutture del Nord Europa».
«È indispensabile conferire una precisa delega alla Logistica a uno dei viceministri ai Trasporti», ha chiosato il Presidente Mearelli, rivolgendo un preciso messaggio al governo.
Posizione condivisa dal Presidente Cuzzilla per il quale «la scelta di politica generale è alla base di qualsiasi ragionamento. Non si può parlare di sviluppo industriale, e quindi di crescita del Paese, se non si organizza seriamente il complesso di reti multimodali esistente», ha dichiarato Cuzzilla. «Bisogna intervenire per aree aggregate, ad esempio secondo la nuova geografia delle macroregioni europee, e non bisogna perdere l’occasione rappresentata dal Pon Infrastrutture 2014-2020 per sostenere iniziative che siano anche innovative e in grado di consolidare l’occupazione a tutti i livelli».
A inizio 2016 è previsto l’avvio dei lavori della Commissione tecnica di Federmanager sulle Politiche industriali, al cui interno agirà un tavolo tecnico dedicato al tema Infrastrutture, Trasporti e Logistica. «Da manager sentiamo la necessità – ha concluso il Presidente Federmanager – di individuare quali siano gli investimenti necessari e quali le aree da ridimensionare. Ricordiamoci che negli ultimi anni il settore infrastrutture e logistica ha patito scelte incoerenti per un Paese che è al centro del Mediterraneo e che deve poter esportare agevolmente la sua produzione industriale di alto livello. È pertanto cruciale investire in competenze manageriali per recuperare il tempo perduto e attrarre nuove risorse che sono di vero arricchimento e rilancio».