ROMA, 16 marzo 2016 – Siamo di fronte al più imponente flusso migratorio globale dell'epoca moderna. Le tragedie umane che esso sta' comportando sono ormai così note e costanti da far parte, purtroppo, della nostra quotidianità. Ragionare sul possibile futuro di questa realtà sociale che sta cambiando tumultuosamente e di conseguenza intrecciare azioni concrete sul piano della solidarietà è l'obiettivo del confronto organizzato da Vises Onlus che si è svolto ieri alla Sala delle Colonne dell’Università Luiss di Roma.
Rita Santarelli – Presidente Vises Onlus: “L'integrazione è un processo che si origina da molteplici occasioni di integrazione, scambio, confronto, tra gli immigrati e la comunità locale. Non avviene per caso ma è il risultato di un processo che deve essere progettato, sostenuto, voluto. Non dobbiamo essere demagogici su un fenomeno cosi enorme e complesso come quello dell’immigrazione, sono bensì necessarie azioni reali e concrete sul piano della solidarietà” .
Antonio Ricci – Centro studi e ricerche IDOS immigrazione Dossier statistico: “Il fenomeno dell’immigrazione è un fenomeno strutturale, non dobbiamo parlare né di invasione né di emergenza. Basti pensare che gli sbarchi in Italia sono stati 170.000 nel 2014, 150.000 nel 2015 e solo nei primi mesi del 2016 siamo arrivati a 135.000. Le cause sono da ricondursi principalmente a povertà e squilibri economici, consideriamo infatti che l’1% dei ricchi nel mondo detiene da solo il 48% della ricchezza globale”.
Stefano Cuzzilla – Presidente Federmanager: “L’immigrazione è un fattore positivo in un continente come l’Europa, in rapido invecchiamento e con tassi di natalità vicini allo zero. Di fronte alle tragedie umanitarie di questi mesi, è importante comprendere che l’immigrazione, se ben governata, rappresenta una ricchezza per tutti noi dal punto di vista sociale, economico, e di sostenibilità dei sistemi di welfare. In questo contesto, oggi è urgente riuscire a bilanciare le irrinunciabili ragioni umanitarie e di solidarietà con la tutela della sicurezza e dei valori di libera circolazione di merci e persone.”