Roma, 23 settembre 2022 – Il Presidente di Federmanager e Cida, Stefano Cuzzilla, ha preso parte al panel di apertura della quarta edizione degli “Stati Generali dell’Export”, importante manifestazione organizzata a Ravenna dal Forum Italiano dell’Export (Ief), presieduto da Lorenzo Zurino.
La partecipazione all’evento da parte della nostra Federazione si inscrive nel solco di un solido percorso di collaborazione, già avviato attraverso l’accordo sottoscritto tra Federmanager e Ief nel maggio scorso. Gli Stati Generali si sviluppano in una due giorni (23 e 24 settembre) pensata per favorire il dialogo tra istituzioni, manager e imprese sui temi più rilevanti dell’export e sulle opportunità di affermazione per il Made in Italy nei diversi contesti internazionali.
«Per garantire oggi al Paese una piena continuità operativa sotto il profilo della produttività aziendale e dell’azione istituzionale finalizzata al migliore impiego delle risorse messe a disposizione dall’Ue, – ha sottolineato Cuzzilla nei suoi saluti di apertura – è necessario un nuovo patto tra istituzioni e sistema produttivo.»
E proprio all’interno del prezioso panorama produttivo italiano, serve una crescente sinergia tra imprese e manager per aiutare l’Italia a guardare oltre le quattro crisi – bellica, energetica, pandemica e climatica – che oggi siamo chiamati a fronteggiare.
«L’export vale oltre il 30% del Pil nazionale, è un asset strategico, come innovazione e sostenibilità, su cui puntare senza riserve. Le imprese – ha proseguito il presidente di Federmanager e Cida – rischiano oggi di indebolirsi pesantemente, a causa della complessa fase economica che stiamo attraversando. Per vincere la competizione con i player globali, le aziende italiane hanno bisogno di avvalersi di export manager dotati delle competenze necessarie ad affermarsi sul mutevole scenario internazionale. È fondamentale quindi formare queste figure manageriali e la formazione è uno dei temi principali su cui si sviluppa l’impegno congiunto portato avanti da Federmanager e Forum Italiano dell’export.»
«Il Made in Italy nel mondo può crescere ancora di più, ma il tessuto imprenditoriale italiano, composto in prevalenza da Pmi, deve essere messo nelle condizioni di raggiungere traguardi ambiziosi. Federmanager – ha concluso Cuzzilla – promuove la certificazione delle competenze degli export manager e manager per l’internazionalizzazione che servono alle aziende italiane per emergere e tenere il passo della sfida globale. Per questo chiediamo a chi avrà la responsabilità di guidare il Governo del Paese di prevedere, in maniera strutturale, – ad esempio sotto forma di voucher o di crediti d’imposta – sostegni alle imprese per dotarsi di figure manageriali idonee e certificate. L’Italia riparta dalle competenze.»