Sul piatto ci sono 75 milioni di euro, che è la dotazione finanziaria dell’annualità 2021, oggi tornata a disposizione per i voucher, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale Impresa 4.0.
«Era il 2018 quando abbiamo iniziato a lavorare con le istituzioni affinché fossero inserite specifiche misure fiscali che sostenessero l’investimento non solo in beni materiali, ma in competenze digitali di alto profilo – ricorda il Presidente Cuzzilla -. Oggi plaudiamo questa scelta di continuità che premia quell’impianto e dimostra la volontà di questo governo di far prevalere il valore della managerialità a tutti i livelli».
«È importante che le imprese, specialmente quelle di dimensioni più ridotte, si affidino a professionisti con esperienze tecniche e specialistiche in materia digitale. Ma tali qualità devono essere accompagnate anche da competenze manageriali in grado di gestire e governare l’innovazione. Big data, migrazione al cloud, cyber security sono tematiche ad alta complessità che sono diventate strategiche per lo sviluppo dell’impresa e che richiedono profili manageriali capaci», precisa Cuzzilla.
«Non a caso qui in Federmanager certifichiamo i nostri colleghi prima di definirli degli “innovation manager” e di inserirli nell’elenco del ministero con il nostro accreditamento. La certificazione delle competenze è un processo che prevede assessment, formazione degli eventuali deficit di conoscenza e valutazione finale da parte di un ente terzo. Il nostro percorso “BeManager” è rigoroso ma riconosce ai manager certificati il valore prezioso che essi rappresentano per le imprese che vorranno dotarsi del loro apporto».
«Mi auguro che queste imprese siano sempre più numerose e che l’iniziativa del ministero guidato da Adolfo Urso sia per loro la spinta giusta – conclude Cuzzilla -. Gli innovation manager ci sono, ci sono le risorse economiche, c’è l’attenzione del decisore pubblico. Sarebbe un peccato non approfittarne».