Saranno i primi a essere inseriti nell’elenco che la Federazione dei manager industriali fornirà al Mise e dal quale le imprese potranno attingere per dotarsi della collaborazione del profilo più appropriato al proprio fabbisogno, utilizzando il “voucher per l’innovation manager” messo a disposizione dal decreto del 7 maggio 2019, entrato in vigore lunedì.
Federmanager, infatti, in qualità di Organizzazione del rappresentanza del management, è abilitata dal decreto a fornire la lista di profili di manager per l’innovazione che, rispondendo a qualificati requisiti di professionalità, costituiranno un bacino di opportunità per le piccole e medie imprese italiane.
«Siamo molto soddisfatti dell’entrata in vigore di questa norma che abbiamo contribuito a scrivere e per la quale abbiamo avanzato una specifica proposta di legge, poi accolta nei suoi punti salienti nell’ultima Legge di Bilancio», ha dichiarato il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, alla notizia della pubblicazione in Gazzetta del decreto che stanzia una dotazione complessiva di 75 milioni sul triennio 2019-2021 a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale.
«Il nostro obiettivo», chiarisce il Presidente Cuzzilla, «è quello di accreditare un gruppo di manager altamente qualificati che, supportati direttamente da noi o per il tramite della nostra Società specializzata “CDi Manager” possano rappresentare una valida “prima scelta” per le imprese che vogliono avviare di un percorso di trasformazione tecnologica e digitale».
Per garantire l’elevato standard qualitativo, Federmanager ha infatti scelto di trasmettere al Mise esclusivamente i nominativi dei manager che hanno ottenuto una validazione specifica delle competenze e abilità coerenti con la materia della digital transformation.
«Siamo partiti due anni fa con un progetto che abbiamo chiamato “Be Manager” e che oggi ci consegna una squadra di 120 colleghi preparati, formati e attestati nelle competenze indispensabili per traghettare le nostre imprese nei contesti 4.0», spiega Cuzzilla. «Non è stata semplicemente una buona intuizione – rivendica il presidente -. Siamo fortemente convinti che questa trasformazione digitale sia particolarmente veloce e molto selettiva: le Pmi italiane hanno bisogno di dotarsi in tempi rapidi di manager competenti per fare il salto di qualità e garantirsi un posto sul mercato».
«Questo è il motivo per cui abbiamo lanciato una seconda edizione del programma di certificazione delle competenze manageriali – annuncia il Presidente Cuzzilla. «Continueremo su questa strada, impegnandoci lato nostro a dare massima efficacia al provvedimento del Mise».
Per diventare operativo, il voucher attende un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise la definizione dei termini e delle modalità di presentazione delle domande di iscrizione all’elenco dei manager e delle società di consulenza qualificate.
«C’è una forte aspettativa sulla misura del voucher», rivela il presidente Cuzzilla. «Riceviamo richieste da parte dei manager e da parte di altri stakeholder. Ci chiedono come funziona, come accedere, come candidarsi agli elenchi. Noi siamo in prima linea nel fornire tutte le informazioni ai colleghi e, soprattutto in questa fase, a collaborare con il Mise per assicurare il successo di questa misura».
E conclude: «Vogliamo svolgere una funzione di facilitazione per chi ha interesse ad aderire e una funzione di garanzia, assicurando tramite il nostro sistema la qualità del servizio di consulenza alle imprese che ne faranno richiesta».
L’Innovation Manager è uno dei profili manageriali che è possibile certificare attraverso il programma “Be Manager” che prevede una fase di assessment, di formazione e quindi, a conclusione del percorso, di certificazione delle competenze del manager secondo un rigido disciplinare e la verifica da parte di un soggetto certificatore terzo (Rina).